Risparmio Energetico ed Efficienza Energetica

Risparmio energetico ed Efficienza Energetica, quali opportunità per il futuro?

Il risparmio energetico rappresenta un insieme di azioni e tecniche atte a ridurre i consumi d’energia necessaria allo svolgimento delle varie attività umane.

Si può ottenere un risparmio innanzitutto prestando attenzione in fase di utilizzazione dell’energia, modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi, dopodiché si può ricorrere a tecnologie in grado di trasformare l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente.

L’esempio più comune è dato dalla sostituzione delle lampadine ad incandescenza con quelle fluorescenti che emettono una quantità di energia luminosa diverse volte superiore alle prime a parità di energia consumata, ovvero se raggiungiamo lo stesso fabbisogno di illuminazione con le lampade ad fluorescenza si riduce l’energia consumata.

L’efficienza energetica di un sistema rappresenta invece, la capacità del sistema stesso di sfruttare l’energia che gli viene fornita per soddisfare il cosiddetto fabbisogno, cioè per ottenere il risultato voluto. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l’efficienza energetica del sistema in questione.

Naturalmente si tratta poi di definire cosa si intende, di volta in volta, per sistema. In realtà si può parlare di efficienza energetica riferendosi a sistemi molto diversi: dalle prestazioni di un motore a quelle di un edificio, quelle di un comparto industriale fino a quelle di un intero sistema paese.

Più in generale dunque, per efficienza energetica si intende, in modo intuitivo, la capacità di utilizzare l’energia nel modo migliore. E ancora più generalmente con questa formula si indica un obiettivo tendenziale a grande scala, quello del risparmio energetico negli “usi finali”: l’industria, i trasporti, l’agricoltura, le infrastrutture e le case in cui viviamo, con tutti i consumi energetici che comportano.

Dunque, sempre più spesso la definizione “efficienza energetica” indica quella serie di azioni di programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia.

E, quando è riferita ad un sistema energetico nel suo complesso, indica la capacità di garantire un determinato processo produttivo o l’erogazione di un servizio (ad esempio il riscaldamento) attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile.

Tendiamo comunque ad attirare l’attenzione su un ulteriore significato della formula “efficienza energetica”: quello cioè che non limita il concetto al conteggio quantitativo dell’energia utilizzata nei vari sistemi, ma che valuta anche l’evoluzione qualitativa delle fonti di energia impiegata nei sistemi stessi.

L’efficienza energetica di un sistema sia esso di taglia industriale, o sia che ci si riferisca a strutture civili ed abitative, rappresenta la capacità di sfruttare l’energia ad essa fornita per soddisfarne il fabbisogno. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l’efficienza energetica della struttura.

Definire quindi l’efficienza energetica di un sistema, sia esso industriale che civile, può risultare complesso, a causa della varietà di apparati che lo compongono e della loro configurazione.

Applicazioni e strategie di efficienza energetica e risparmio energetico nei settori settore degli usi finali, come i consumi domestici o gli usi industriali, rappresentano sempre più un opportunità.

Ad esempio, consideriamo il risparmio energetico nelle abitazioni.

L’obbiettivo di una qualsiasi gestione familiare attenta alle proprie spese è quello di contenere le bollette di luce e gas entro i limiti imposti dalle personali possibilità di spesa. In quest’ottica attuare piccoli interventi domestici, di facile applicazione a basso costo uniti a comportamenti parsimoniosi, permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia che si traduce in un risparmio monetario e quindi in un opportunità.

Migliorare l’efficienza attraverso piccoli interventi di risparmio energetico determina un risparmio sui costi della bolletta, con benefici effetti sul portafoglio.

Considerando invece l’efficienza energetica delle abitazioni, in questo caso, si possono, attraverso interventi in fase di progettazione e costruzione, ristrutturazione e manutenzione ridurre i consumi necessari al soddisfacimento del fabbisogno, migliorando l’efficienza energetica della struttura.

Sono quindi, due orizzonti d’intervento diversi, uno attuabile con piccole azioni consapevoli, l’altro attraverso un intervento strutturale sull’abitazione.

Se prendiamo una qualsiasi attività d’impresa, è noto che l’energia rappresenta un input primario ed un costo variabile specifico rilevante e quindi strategico, ovvero sul quale si può intervenire e per il quale si può pianificare una strategia che punti a migliorare il risultato utile dell’attività.

Ad esempio a parità di volume di produzione e di vendite, ridurre il consumo d’energia attraverso l’utilizzo di tecnologie più efficienti (che producono lo stesso risultato consumando meno energia), significa abbassare i costi variabili di produzione e quindi aumentare l’utile.

Il risparmio energetico entra in azienda, attraverso strategie pianificate oppure attraverso interventi diretti a sostituire la tecnologia esistente e poco efficiente dal punto di vista energetico, ma anche attraverso lo studio di piccoli accorgimenti che rapportati al volume di attività possono comunque generare una fonte di guadagno.

Per l’impresa produrre con minori costi variabili, significa guadagnare margine di contribuzione per coprire i costi fissi e lasciare spazio all’utile obbiettivo. Ridurre lo spreco di energia significa abbassare i costi variabili di produzione, aumentando l’efficienza produttiva a partire da quella energetica.

Dove ricordiamo, l’efficienza è da intendersi riferita al sistema energetico nel suo complesso, come capacità di garantire un determinato processo produttivo o l’erogazione di un servizio (ad esempio il riscaldamento) attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile.

Oggi è quindi possibile sfruttare un margine di miglioramento dell’efficienza nella produzione e nel consumo di energia applicando tecnologie per il risparmio: se poi si considerano le attuali prospettive in termini di maggiori rendimenti delle macchine, controllo puntuale dei consumi e così via, questo margine di miglioramento è tale da far parlare del “risparmio energetico” come fonte di energia rinnovabile.

L’ostacolo principale all’incremento dell’efficienza energetica resta la mancanza di informazioni (sulla disponibilità e sui costi di nuove tecnologie e sui costi dei propri consumi), così come l’insufficiente formazione dei tecnici ad una corretta manutenzione ed il fatto che questi aspetti non sono sufficientemente presi in considerazione dagli operatori del mercato.

Occorre diffondere la consapevolezza che oggi l’efficienza energetica, nel rispetto delle nuove norme di sicurezza e di tutela ambientale e per le opportunità connesse ad una notevole riduzione dei costi, diventa un’esigenza primaria non solo aziendale, ma anche sociale, ed un fattore strategico di successo imprenditoriale.

Cercheremo di guidarti verso una maggiore efficienza.

Di Redazione SDR

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